lunedì 28 settembre 2015

IL RENDIMENTO DELLE TESTE DI SERIE IN CHAMPIONS LEAGUE




Rado il Figo ci presenta una sua analisi sul rendimento delle teste di serie nella Champions League.



Premessa

I giorni che precedono il sorteggio della fase a gruppi della Champions League (CL) sono solitamente pervasi dalle critiche sulla composizione delle 4 fasce di merito, con aspre polemiche sull’inadeguatezza nella collocazione di alcune partecipanti in una piuttosto che in un’altra.

A dire il vero, mugugni usuali a qualsiasi sorteggio calcistico (e non), accomunati dall’altrettanto uguale destino di vaporizzarsi una volta estratte le palline dalle urne e ultimati i quadri definitivi dei gironi. Infatti, quando la parola passa al campo, ci si dimentica della fascia di questa o quell’altra squadra lasciando che il responso sia dato da chi giostra meglio col pallone.

Tuttavia, reputo interessante analizzare il rendimento ex-post delle formazioni reputate le migliori di tutte ex-ante: in altre parole, se lo scopo di pilotare il sorteggio è distribuire equamente fra i gironi le compagini ritenute di uguale o simile valore, quelle che compongono la prima fascia, le cosiddette teste di serie (ts) hanno poi tenuto fede al loro supposto status di “reginette della competizione”?


Arco temporale di riferimento

L’analisi copre le ultime 16 stagioni, dal 1999/2000 al 2014/15, caratterizzate da una formula pressoché identica della CL, le cui – comunque avvenute – modifiche sono tali da non inficiare in modo eccessivamente distorsivo i metri di giudizio, comuni per tutte le edizioni. A grandi linee, ricordo le variazioni subite:

a) nel 1999/2000 si partì con 3 turni di qualificazione a precedere la CL vera e propria, cui avevano accesso diretto 16 formazioni su 32, con due fasi a gruppi (8 nella prima e 4 nella seconda) da 4 squadre l’uno, quarti di finale, semifinali e finale;
b) nel 2003/04 la seconda fase a gruppi fu sostituita dagli ottavi di finale;
c) nel 2009/10 s’introdussero gli spareggi fra il 3° turno di qualificazione e i gironi, le ammesse direttamente a questi ultimi salirono a 22, e i preliminari furono divisi in due percorsi (campioni e piazzate).

Scelta

Le ts sono sempre state scelte in base al coefficiente di squadra (cs), somma della prestazione individuale (pi) e di una percentuale del coefficiente della federazione d’appartenenza (cf). In estrema sintesi, la pi è la somma di punti (la vittoria ne vale però 2) e bonus raccolti dalla squadra interessata, mentre (come noto) il cf è la somma della pi media annuale dei club della medesima federazione, per tutte e due facendo sempre riferimento alle 5 ultime stagioni (e sorvolando per brevità sui correttivi per quanto ottenuto nei preliminari). L’unica eccezione è il detentore, considerato ts a prescindere, un accorgimento rivelatosi però del tutto inutile dal 1999/2000 in poi, avendo sempre un cs tale da farlo rientrare ugualmente in prima fascia.

Nell’arco temporale di riferimento sono variati sia i bonus sia la percentuale di cf da aggiungere alla pi. Puntando l’attenzione su quest’ultimo dato, ho deciso di suddividere le 16 stagioni in esame in 3 blocchi di durata quasi uguale, e per la precisione: il periodo A, dal 1999/2000 al 2003/04 (5 stagioni), quando fu del 50%; il B, dal 2004/05 al 2008/09 (5), quando scese al 33%; e infine il C, dal 2009/10 al 2014/15 (6), quando s’abbassò al(l’attuale) 20%. A voler essere pignoli, anche l’algoritmo per calcolare la percentuale ha subito 2 variazioni, mutando nel 2001/02 e nel 2009/10 (per cui il 50% del periodo A fu misurato in due modi diversi) ma essendo questioni di millesimi di punti si possono tralasciare.


Grafici

Per ognuno dei 4 temi sono proposti 4 grafici, uno più grande per l’intero arco temporale 1999/2015, posto sopra a 3 più piccoli dedicati, da sinistra a destra, ai periodi dall’A al C. I dati sono presentati in proiezione stagionale, versione che ho considerato di più immediata lettura rispetto all’uso tradizionale delle percentuali.

1) Turno di partenza

Il primo tema è affrontato… compiendo un passo all’indietro rispetto alla fase a gruppi. Se le 8 ts sono da considerare le migliori del lotto, sarebbe logico attendersi che cominciassero tutte direttamente dai gironi. In realtà non è così, perché il turno di partenza dipende non dal cs ma dai piazzamenti, in campionato del club, e nel ranking UEFA della federazione d’appartenenza.
La prima serie di grafici visualizza quanti degli 8 club col miglior cs (le “potenziali” ts) hanno cominciato dai gironi (G) e quanti dai preliminari (P).


Come anticipato, i diversi criteri di scelta del punto d’inizio e di composizione delle fasce impediscono di avere delle “torte” interamente azzurre: in media, poco più di un quarto (25,8%) delle aspiranti ts deve conquistare la fase a gruppi sul campo, per quanto in quasi tutti i 33 casi complessivi si sia trattato di un impegno di 2 partite, in quanto il turno di partenza era collocato in quello immediatamente precedente i gironi (il 3° di qualificazione fino al 2008/09, gli spareggi dal 2009/10). L’unica eccezione fu il Liverpool che nel 2005/06 iniziò dal 1° turno, con 6 gare da disputare prima dell’agognata meta, a causa della controversa decisione dell’UEFA d’ammettere i Reds alla CL in barba ai propri stessi regolamenti, a “sanare” la mancata richiesta della FA d’iscriverli da detentori non avendo conseguito un piazzamento idoneo in campionato.

Nei 3 periodi, il dato ha un andamento irregolare; se nell’A si hanno lievi differenze rispetto al globale, nel B e nel C le inversioni di rotta sono brusche, tanto che il numero dei partenti dai gruppi scende a 5 per poi salire a 6,83. E non a caso, i picchi, massimi e minimi, cadono proprio nei due blocchi: nel 2012/13 (C) tutte e 8 le aspiranti ts furono ammesse direttamente ai gironi, mentre nel 2006/07 (B) furono solo la metà, 4. Giova ricordare che proprio dal 2009/10 la CL subì l’ultimo ritocco alla struttura (vedi sopra): decisivo sotto questo punto di vista, parrebbe l’aumento delle esentate dai preliminari, mossa comunque bilanciata dalla loro divisione nei due percorsi.

I preliminari hanno lasciato vittime sul campo, per quanto non raggiungano le dita di una mano: 4, infatti, i club caduti davanti all’unico scalino prima dei gironi, appena il 3,1% dei 128 potenziali club di prima fascia ma il 12,1% di quelli lì non ammessi direttamente. Curiosamente, non sono stati più di uno per stagione e per di più concentrati nelle prime 3 stagioni, mentre la quarta e ultima “testa eccellente a rotolare” fu il Siviglia nel 2010/11. Purtroppo gli andalusi sono l’unica squadra non italiana a far parte della poco ambita selezione; infatti, a precederli furono il Parma (ben due volte!) e l’Inter: particolarmente rumoroso il primo tonfo dei ducali che nel 1999/2000 caddero davanti ai Rangers pur disponendo del 2° cs assoluto, preceduti solo dal Bayern Monaco! Mentre a subentrare in prima fascia in tutte e 4 le circostanze fu il 9° miglior club in assoluto, le 4 “reginette detronizzate” non ebbero maggior fortuna nel prosieguo della stagione europea disputato da ripescate: mentre le italiane (ri)caddero all’altezza degli ottavi di finale di Coppa UEFA, il Siviglia si fermò ai sedicesimi di Europa League (però i due tornei hanno formule diverse).

2) Punti nei gironi

Da qui in avanti, sono trattate esclusivamente le 8 ts effettive della fase a gruppi. Il secondo tema tocca i punti raccolti da ognuna di esse (P), distinti poi in base al piazzamento ottenuto, dal 1° al 4°.


Difficile realisticamente attendersi 18 punti medi, tutti dovuti a primi posti: il percorso netto è riuscito solo 3 volte, di cui 2 al Real Madrid (2011/12 e 2014/15) e uno al Barcellona (2002/03). Stupisce, almeno personalmente, verificare che una ts ottenga in media 3 vittorie e 2 pareggi, con l’esito della sesta gara più vicino alla sconfitta che non alla divisione della posta, anche se quando giunge prima ha uno “score” di tutto rispetto di 4-1-1 per (poco più di) 13 punti, e nella peggiore delle ipotesi mette in carniere comunque 5 punti (1 vittoria e 2 pari), bottino magro per il suo rango ma di riguardo per un fanalino di coda.

L’andamento nei tre periodi è tendenzialmente crescente, sia in assoluto sia per singoli piazzamenti, con due soli deragliamenti: dall’A al B, le prime classificate abbassarono lievemente la media da 12,92 a 12,75, salvo poi guadagnare un punto (quasi) secco nel C; identico percorso per le quarte (le opposte in graduatoria), crollate da 5,33 a 4,00 e, pure loro, risalite di un punto nel C.

3) Piazzamento nei gironi

Il terzo tema riguarda il piazzamento nel girone delle ts.


Dalla lettura del secondo tema, già era scontato non attendersi torte tutte azzurre, però è abbastanza significativo che solo poco più della metà (57,0%) delle ts confermi sul campo la supposta supremazia sul resto delle avversarie (almeno del girone), per quanto l’accesso al turno successivo sia pressoché certo (85,1%). Bizzarro verificare come il periodo B sia contemporaneamente quello con i minori primi posti (solo il 50%) e di maggiori qualificazioni (ben il 92,5%!), dato quasi confermato dai primati stagionali. Infatti, il record di 7 primi posti cade nel 2002/03 (A), e l’unica ts a non centrarlo fu il Bayern Monaco, che pur disponendo del 2° cs assoluto terminò ultimo con la miseria di 2 punti conquistati, mentre il filotto di 8 qualificate su 8 è uscito in 4 occasioni, 3 nel B (dal 2006/07 al 2008/09) e 1 nel C (2010/11). I “controprimati” sono invece nel 2004/05, dove solo l’Arsenal si piazzò al primo posto (con 10 punti e grazie ai confronti diretti sul PSV), e nel 1999/2000 e 2000/01 con 5 qualificazioni.

La prima fascia meno azzeccata fu quasi certamente quella del 2000/01, dove solo 3 sue componenti finirono prime (Bayern Monaco, Real Madrid e Valencia), mentre le altre 5 si accontentarono di 2 secondi (Lazio e Manchester United), 1 terzo (Barcellona) e 2 quarti (Juventus e Monaco) posti. Concentrandosi sul singolo, la ts più deludente non fu il citato Bayern 2002/03 bensì il Deportivo La Coruña 2004/05: terminò sempre ultimo con 2 punti ma mentre i tedeschi limitarono la differenza reti a -4, gli spagnoli sprofondarono a -9, su cui pesò l’imbarazzate 0-5 casalingo col Monaco nell’ultima uscita (di scena). Dall’altra parte della barricata, delle 3 ricordate ts a percorso netto, il “meglio del meglio” fu senza dubbio il Real 2011/12, le cui 6 vittorie su 6 terminarono con un +17 di differenza reti, e contro avversari di un certo rango quali Olympique Lyonnais, Ajax e Dinamo Zagabria.

Se non centra il passaggio del turno, praticamente in metà dei casi una ts è ripescata in Coppa UEFA o in Europa League, partendo dai sedicesimi di finale, ma nemmeno lì le cose vanno tanto meglio, chiaro segnale di una stagione da dimenticare. Delle 10 cui fu concessa la seconda chance nella competizione minore, metà non arrivò a superare i primi due turni, mentre solo Benfica e Chelsea giunsero in finale, con i lusitani sconfitti ai rigori dal Siviglia nel 2013/14 e i Blues unici a sfruttarla al meglio conquistando il trofeo nel 2012/13, fra l’altro proprio contro gli eredi Eusebio (sempre ripescati dalla CL ma da club di seconda fascia).

4) Punto di arrivo

Dalle 8 compagini più forti, il minimo sindacale atteso è il raggiungimento dei quarti di finale, trasformandosi la CL, da lì in avanti, in una serie di sfide “interne” fra le componenti della prima fascia. Pertanto, nei grafici dovremmo vedere 1 campione (V), 1 finalista (F), 2 eliminate in semifinale (S) e 4 nei quarti (Q), e nessuna arrestatasi né agli ottavi ovvero alla seconda fase a gruppi (O) né alla (prima) fase a gruppi (G).


Quanto finora sviscerato dovrebbe aver anticipato come l’esito non sia il previsto, avendo già evidenziato che il 14,9% delle ts non supera nemmeno il primo scoglio. Insolito l’andamento nei 3 periodi di questo dato: se nell’A si parte col 22,5% di cadute eccellenti ai gironi, nel B scendono ad un terzo preciso (7,5%) salvo poi quasi raddoppiare nel C (14,6%).

Poco meno della metà (46,9%) sono poi i club di prima fascia a non centrare il traguardo “naturale” dei quarti di finale, e pure qui i 3 periodi evidenziano riscontri difformi: se l’A offre il maggior numero di ts fermatesi ai gironi, al contempo è anche quello col maggior numero di giunte ai quarti (60,0%); non per nulla, il massimo stagionale di 6 cadde nel 2002/03. Al contrario, il B ha il minor numero sia di eliminate al primo scoglio sia di qualificate ai quarti (47,5%), e pure qui il minimo stagionale di 1 è del 2004/05, edizione di CL con una prima fascia assai anomala: è vero che in 6 superarono i gironi, pur (come visto sopra) col solo Arsenal quale prima, ma in 5 caddero subito dopo agli ottavi e l’unica a centrare i quarti (Bayern Monaco) si fermò lì. Infine, il C si attesta ai dati medi dell’arco temporale.

Le semifinali vedono fra le protagoniste almeno una “intrusa” che, 1 volta su 4, diventano 2, con poche differenze fra i 3 periodi. Come noto, le medie non rispecchiano le uscite puntuali: se nel citato 2004/05 nessuna ts le centrò, l’en plein di 4 su 4 è occorso in 3 circostanze (2007/08, 2008/09 e 2011/12).

Anche se si è in prima fascia, giungere all’atto conclusivo resta un’impresa, basti vedere come solo nel 65,5% dei casi (7 su 16) la finale sia stata disputata da 2 ts; addirittura in 2 circostanze, nel 2003/04 con Porto-Monaco, e nel (facilmente intuibile) 2004/05 con Liverpool-Milan, la gara decisiva non ne vide nemmeno una in campo. Il dato ha un andamento inconstante (nuovamente) nei 3 periodi: nell’A la media di 1 ts quasi rispecchia l’esito reale, dove lo 0 del 2003/04 è compensato dal 2 su 2 del 2000/01. Il picco dell’80% di ts in finale nel B è spiegato dall’en plein centrato in tutte le stagioni successive al “buco” del 2004/05. Infine il C si attesta ai livelli medi, grazie alla presenza costante di 1 squadra di prima fascia, con le due eccezioni del 2010/11 e 2011/12 dove se n’ebbero 2.

E concludiamo col dato che più interessa: nonostante tutto, la vittoria finale è appannaggio delle ts in 3 casi su 4, essendo loro sfuggita solo in 4 edizioni su 16, con un dato crescente nei periodi. Infatti, le “sorprese” sono state 2 nell’A, e 1 a testa nel B e nel C (quest’ultimo più “lungo” temporalmente): addirittura nelle ultime 10 stagioni, solo l’Inter nel 2009/10 è riuscita a spezzare la dittatura della prima fascia. 

Per l’angolo “curiosità”, bizzarra la prevalenza del 3 nell’analisi dei trionfatori non ts:
a) tolta la citata Inter, gli altri successi uscirono in 3 stagioni consecutive: Milan (2002/03), Porto (2003/04) e Liverpool (2004/05);
b) in 3 casi (Porto, Liverpool e Inter) il vincitore aveva il 10° cs assoluto;

c) l’eccezione fu il Milan che nel 2002/03 alzò la Coppa quale 17° nella classifica delle partecipanti, partendo dal 3° turno di qualificazione, finendo in 3ª fascia nel sorteggio dei (primi) gironi e, infine, piazzandosi al 3° posto nella Serie A di quell’anno.



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