giovedì 13 novembre 2014

BILANCIO JUVE - 1° TRIMESTRALE: ANALISI, STIME E PROSPETTIVE DI MERCATO - Aggiornamento del 13 novembre 2014


Con l’approvazione della prima trimestrale della stagione 2014/15, quella relativa al periodo 1 luglio – 30 settembre, è giunto il momento di aggiornare le stime sul bilancio annuale della Juventus 2014/15, approfittando allo stesso tempo per dare uno sguardo anche alle eventuali differenze più rilevanti fra la trimestrale di quest’anno e la corrispondente relativa al 2013/14.




Prima di cominciare vi ricordo che questo articolo si basa sugli assunti già più volte spiegati in altri articoli trattanti il medesimo argomento e postati su “Calcio e Altri Elementi” in passato. Per chi volesse approfondire le modalità di calcolo delle stime che vedremo fra poco consiglio di dare un’occhiata a quanto scritto in passato a questo link:

http://mds78.blogspot.it/search/label/Bilancio%20Juventus (articoli in ordine decrescente di data a partire da questo aggiornamento fino ad arrivare al primo della serie, postato il 14 maggio 2014).

In particolare, al di là di alcune correzioni sui metodi di calcolo comunicate volta per volta nei successivi post, gran parte delle spiegazioni sono presenti nel primo articolo in ordine di tempo, che potete trovare direttamente qui:
http://mds78.blogspot.it/2014/05/bilancio-juventus-stime-e-prospettive.html

Le precedenti stime sul bilancio 2014/15, pubblicate il 3 ottobre 2014, e che in questo articolo aggiornerò sono invece consultabili a questo link:
http://mds78.blogspot.it/2014/10/bilancio-juve-stime-e-prospettive-di.html

Partiamo dall’analisi del Conto Economico della trimestrale 2014/15 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.


BILANCIO 2014/15 – 1° TRIMESTRALE


La prima trimestrale di bilancio presenta numeri non proprio esaltanti. Perdita del periodo di -28,6 milioni (contro i -18,4 dello stesso periodo dello scorso anno), ricavi in calo e costi in crescita.



Se è vero che questo scenario era atteso per quanto riguarda i ricavi, perché avendo deciso di anticipare sul bilancio 2013/14 il ricavato delle plusvalenze legate alle risoluzioni delle compartecipazioni di Immobile e Zaza era ovvio aspettarsi un valore basso della voce “Proventi Gestione Calciatori”, dall’altro desta un po’ di preoccupazione il consistente aumento dei costi alla voce “Personale Tesserato”. La crescita di questo valore, dato dalla somma degli stipendi lordi di giocatori e staff tecnico, può avere numerosi motivazioni. Una parte piuttosto importante parrebbe derivare da incentivi all’esodo e compensi riconosciuti a giocatori temporaneamente trasferiti, che negli anni passati hanno pesato maggiormente proprio sul primo trimestre. Tolti questi costi, però, rimane comunque un aumento rispetto alla scorsa stagione che lascia pensare che alcuni dei rinnovi effettuati (Barzagli, Marrone, Pirlo, Storari e Chiellini, quest’ultimo ufficializzato proprio all’interno del comunicato relativo alla trimestrale) contengano aumenti maggiori del previsto, oppure che diversi calciatori abbiano ingaggi “a crescere” che si incrementano stagione dopo stagione andando a incidere in maniera pesante sul totale del monte ingaggi anche senza un rinnovo di contratto. Vedremo in sede di stima come questo influisca in maniera importante sulle previsioni sul bilancio annuale. Dai rinnovi ho volutamente lasciato fuori Pogba perché è l’unico che viene fatto partire da ottobre e quindi non dovrebbe incidere sulla prime trimestrale, mentre tutti gli altri (compreso quello di Chiellini) sono retrodatati al 1° luglio. Crescono anche i costi relativi agli “Oneri Calciatori”, segnale che alcune operazioni nel mercato in entrata sono state concluse prevedendo un compenso per gli agenti FIFA coinvolti.

STIMA DEL BILANCIO 2014/15 NELL’IPOTESI MENO FAVOREVOLE

Come ormai consuetudine, sottolineo che i numeri presenti nella seguente tabella oltre a essere frutto di stime basate sui dati passati e il loro andamento nei vari trimestri, e quindi soggette a errori per tutte le possibili variabili che possono influire su ogni voce di bilancio nei prossimi mesi (errori tanto più ampi quanto è ampio il periodo di tempo fra la stima e la chiusura del bilancio annuale), sono anche state elaborate nell’ipotesi economicamente meno favorevole rispetto ai risultati sportivi, che a oggi è data dalla combinazione di eliminazione dalle coppe europee nella fase a gironi (il quarto posto nel gruppo di Champions League non è ancora matematicamente escluso), uscita al primo turno di Coppa Italia e vittoria dello scudetto (più costosa a causa di maggiori premi da elargire ai giocatori). 

Per ogni voce di bilancio verrà data opportuna spiegazione rispetto alle variazioni dall’ultima stima. Inoltre ho aggiunto nell’ultima colonna i dati reali del bilancio annuale del 2013/14 per avere un confronto immediato, per chi fosse interessato, fra i dati stimati di quest’anno e quelli veri della stagione passata.


Come detto, le prime stime hanno un margine di errore più grande rispetto a quelle fatte dopo aver preso visioni dei conti di più trimestri. Perciò non è così sorprendente che le differenze rispetto alla scorsa stima siano piuttosto evidenti in diverse voci di bilancio, in particolare quelle che riguardano gli effetti del Calciomercato sempre difficili da stimare per la mancanza di alcune informazioni (aumento degli stipendi del personale tesserato o della voce “Oneri calciatori”). Differenze importanti (e positive, a differenza di quelle abbastanza preoccupanti relative al mercato) anche nelle voci Diritti TV e Servizi Esterni. Nel complesso, rispetto alla stima precedente, i conti peggiorano di 13,5 milioni, complicando la situazione rispetto ai commenti ottimistici scritti dopo la presentazione del bilancio annuale. 

Ricavi da gare: Variazione (+0,5 milioni) dovuta a un maggior introito stimato per le partite di campionato alla luce di un miglioramento negli incassi (intesi come somma di abbonamenti più biglietteria). La migliore previsione per i ricavi da campionato più che compensa l’andamento leggermente in negativo degli incassi in Champions League (in particolare a causa della partita con il Malmoe) e un minore introito, rispetto a quanto stimato, dalle amichevoli estive. Questo dato può migliorare, anche sensibilmente, se la società supererà uno o più turni nelle coppe e conquisterà il diritto di giocare più partite casalinghe.

Diritti TV: Variazione (+3,5 milioni) rispetto alla stima del 5 ottobre dovuta al premio UEFA per la vittoria sull’Olympiakos del 22 ottobre, che fa salire i compensi già guadagnati per la partecipazione alla Champions League a 45,2 milioni e a un miglioramento della stima di incasso dei diritti TV del campionato dato il maggiore introito per le prime due partite casalinghe. Anche questa voce potrebbe variare in misura considerevole in rapporto al cammino europeo della Juventus (e della Roma in Champions League).

Ricavi pubblicità: Variazione (+0,2 milioni) dovuta a un aumento maggiore rispetto all’anno scorso maggiore di quanto avevo previsto contabilizzando un milione in più per la sponsorizzazione Fiat. Il minor valore rispetto al bilancio 2013/14 è dovuto alla mancanza dell’extrabonus di 6 milioni Fiat, concesso l’anno scorso con carattere di eccezionalità. Ovviamente nulla vieta di riproporre questo premio anche quest’anno, ma non possiamo darlo per scontato.

Proventi gestione calciatori: 
Variazione (-0,1 milioni) dovuta a informazioni più precise sulle operazioni di mercato minori compiute in estate. All’interno di questo dato è già contata la plusvalenza di 518 mila euro realizzata con la cessione della metà di Gabbiadini alla Sampdoria un anno fa e sospesa fino alla risoluzione della sua comproprietà. Sul valore relativo ai “Proventi gestione calciatori” possono incidere sia il mercato di gennaio che le risoluzioni delle comproprietà il 20 giugno, ma queste ultime solo per la parte riguardante i calciatori non ufficialmente tesserati per la Juventus e dei quali i bianconeri detengono quindi solo la compartecipazione economica e non il cartellino. Fra questi, i giocatori con più mercato per fare cassa in caso di necessità sono Masi e soprattutto lo stesso Gabbiadini. Le eventuali cessioni di tutti gli altri calciatori di proprietà Juve, ma in compartecipazione e contemporaneamente in prestito ad altre società (fra i quali ricordiamo Boakye, Berardi e Rugani come i più importanti), andranno invece contabilizzate nel bilancio 2015/16 perché prevederebbero passaggi di proprietà dei cartellini dei giocatori ad altra società, operazioni che si possono ufficialmente concludere solo in corrispondenza con l’apertura del calciomercato il 1° luglio.

Altri ricavi: 
Variazione (+1 milione) dovuta all’osservazione che solo parte dell’aumento registrato nella prima trimestrale 2014/15 rispetto al 2013/14 possa avere carattere strutturale e ripetibile nei prossimi trimestri. Parte dei maggiori introiti di questo trimestre sono infatti dovuti a un conguaglio relativo alla Champions League dello scorso anno dato dall’UEFA a posteriori una tantum. Così come ricordo, per chi non avesse letto il mio articolo precedente, che la voce “Altri ricavi” lo scorso anno è stata ampiamente influenzata in positivo dai rimborsi FIFA per i giocatori impegnati ai Mondiali e dalla finale di Europa League allo Juventus Stadium.




Nota Bene: Per i costi una variazione positiva significa un risparmio rispetto alle stime precedenti, una variazione negativa una perdita.

Acquisti materiali: 
Variazione (+0,4 milioni) dovuta a risparmi, supposti come strutturali e ripetibili per tutta la stagione, nel primo trimestre.

Servizi esterni: 
Variazione (+3 milioni) dovuta a una diminuzione dei costi relativi a questa voce. Probabilmente sono già visibili dalla prima trimestrale gli effetti della decisione della Juve di internalizzare alcune attività rispetto al passato, diminuendo quindi il ricorso a ditte esterne.

Personale tesserato: 
Variazione (-16,8 milioni) dovuta alla elevata crescita del rispettivo valore nel primo trimestre che, anche al netto dei costi non ripetibili nei prossimi mesi, dovrebbe portare a una crescita piuttosto rilevante del monte ingaggi anche a fronte dell’ulteriore aggravio previsto a seguito del rinnovo di Pogba. Un trend opposto rispetto a quanto previsto un mese e mezzo fa, quando avevo stimato una riduzione del monte stipendi rispetto alla scorsa stagione. La cifra può diminuire in caso di perdita dello scudetto per via degli eventuali minori esborsi in bonus ai calciatori e a seguito di operazioni di calciomercato.

Altro personale: 
Variazione (-1,7 milioni) causata dalla crescita rispetto al previsto del rispettivo costo nel primo trimestre. E’ ipotizzabile che i maggiori costi stimati in questa voce siano dovuti in parte allo stesso motivo per cui si registrano invece risparmi nei servizi esterni: internalizzando alcuni servizi la Juventus avrà avuto la necessità di assumere altro personale. Poiché il risparmio nella voce Servizi Esterni per il momento è maggiore dell’aggravio di costi nella voce Altro Personale, questa scelta sembra aver portato risultati positivi.

Oneri calciatori: 
Variazione (-3,4 milioni) causata da un peso più elevato del previsto di questa voce nella trimestrale. Come avevo segnalato nello scorso articolo, temevo che il valore stimato il 3 ottobre fosse sottostimato per mancanza di informazioni sui compensi eventualmente concordati con gli Agenti FIFA che si sono occupati degli acquisti nel mercato estivo.

Altri oneri: 
Variazione (-1,6 milioni) dovuto a un valore maggiore di questa voce nella prima trimestrale di quest’anno rispetto all’anno scorso e dall’osservazione che in passato per questo valore le variazioni rispetto all’anno precedente sono aumentate sempre in maniera più che proporzionale nei successivi trimestri.

Ammortamenti calciatori: 
Rispetto alle notevoli differenze nelle ipotesi sugli stipendi, qui possiamo notare che la stima di ottobre è confermata in questo aggiornamento.

Ammortamenti altro: 
Variazione (-0,4 milioni) dovuta a un aumento di questo valore nella prima trimestrale.

Accantonamenti: 
Variazione (+1,3 milioni) a seguito di un approccio di calcolo diverso su questa voce. Non essendo obbligatori, e preso atto del passivo stimato particolarmente rilevante, per il momento non ritengo di dover stimare accantonamenti per la stagione 2014/15.

Proventi finanziari: 
Variazione (-0,1 milioni)  dovuta a una leggera diminuzione rispetto al previsto dei proventi nel primo trimestre.

Oneri finanziari: 
Variazione (+1,1 milioni) dovuta a un aumento di questo valore nel primo trimestre rispetto al passato.

Imposte correnti: 
Variazione (+1,8 milioni) dovuta a un ricalcolo con metodologia diversa a seguito delle nuove normative di calcolo dell’Irap. In caso di miglioramento dei conti potrebbero aumentare di qualche centinaia di migliaia di euro le tasse da pagare.

Imposte differite e anticipate: 
Variazione (+0,2 milioni) dovuta a un valore inferiore al previsto di questa voce nel primo trimestre.

L’insieme di tutte queste voci porta a un passivo di bilancio stimato di –65,1 milioni (in peggioramento di 13,5 milioni rispetto alla stima precedente).

FAIR PLAY FINANZIARIO

Per quanto riguarda i vincoli del Fair Play Finanziario, sono confermate le ipotesi di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, mentre la situazione per le altre quattro richieste è al momento la seguente:

Patrimonio Netto Non Negativo: Il Patrimonio Netto stimato per la fine della stagione 2014/15 è negativo di 22,5 milioni (in peggioramento di 13,4 milioni rispetto alla stima precedente) e non sarebbe conforme ai criteri del Fair Play Finanziario. Ciò vuol dire che da qui a fine stagione è assolutamente necessario da parte della società recuperare in qualche modo questi soldi prima di pensare a ulteriori investimenti.

Break-Even: il “pareggio” di bilancio relativo ai costi rilevanti per il Fair Play Finanziario, che per il triennio 2012/15 richiede un passivo massimo di -30 milioni, al momento non è rispettato. Il passivo è infatti di –31,6 milioni. Le numerose possibilità di aumentare i ricavi e la differenza non particolarmente ampia (1,6 milioni) da coprire da qui a fine stagione per rispettare il vincolo rendono comunque questa temporanea violazione non preoccupante.

Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: I ricavi al netto delle plusvalenze sono di 273,3 milioni, ben superiori all’Indebitamento Finanziario Netto che al 30 settembre ha raggiunto il valore di 216,9 milioni. Il parametro dovrebbe quindi essere rispettato senza particolari problemi alla fine della stagione.

Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: Il sostanziale aumento del monte ingaggi e il non proporzionale aumento dei ricavi (sul quale incide ovviamente l’ipotesi “scenario peggiore”) fa sì che non sia rispettato nemmeno questo vincolo. Nella stima effettuata il costo del personale sarebbe pari al 73,7% dei ricavi al netto delle plusvalenze. Prendendo per buono il costo totale del personale stimato (197,7 milioni), sarebbe necessario raggiungere un monte ricavi totale, compresi le plusvalenze, di 287,7 milioni. Per farlo è necessario recuperare rispetto alla stima della tabella 14,3 milioni entro fine giugno.

Date queste stime provvisorie, quindi, la Juventus deve nei prossimi nove mesi migliorare i suoi conti per non trovarsi in violazione di 3 dei 6 paletti del Fair Play Finanziario (2 espressamente richiesti, il Patrimonio Netto Non Negativo e il Break-Even di bilancio, e 1 utile per dimostrare la salute economica della società, ovvero il Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze). Per soddisfare le richieste del Break-Even sono necessari 1,6 milioni, per quelle relative al rapporto Costo Personale/Ricavi 14,3 milioni, mentre per mantenere il Patrimonio Netto Non Negativo 22,5 milioni.

POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE

Il consistente aumento del monte ingaggi complica non poco le valutazioni economiche sulla stagione della Juventus. Che alcune mosse di bilancio avessero coperto una situazione non tutta rose e fiori era chiaro e ve l’avevo già segnalato nei precedenti articoli (mi riferisco al già citato anticipo di incasso delle cessioni di Zaza e Immobile e al bonus Fiat di 6 milioni elargito a sorpresa a fine stagione), ma che il monte ingaggi aumentasse di nuovo in misura abbastanza consistente era di difficile previsione, anche tenuto conto che nella prima trimestrale non incide il rinnovo di contratto più pesante, ovvero quello di Pogba.

Poiché piangere sul latte versato non serve a niente, concentriamoci invece su come può fare la Juventus a recuperare quei 22,5 milioni che servirebbero per portare in positivo tutti e tre i parametri del Fair Play Finanziario a rischio.

Non volendo nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di guadagnare una decina di milioni da un’eventuale perdita dello scudetto, partiamo dalla Champions League. A due giornate dalla fine dei gironi, la Juventus può ancora qualificarsi agli ottavi di Champions League, arrivare terza e retrocedere in Europa League o addirittura chiudere il gruppo al quarto posto e terminare anzitempo la sua stagione europea (ovvero l’ipotesi che utilizziamo nelle nostre stime). E’ evidente che a livello economico l’avverarsi di uno scenario piuttosto che un altro fa molta differenza. Di seguito uno specchietto esplicativo dei soldi in ballo in caso di qualificazione agli ottavi di finale di Champions League:

- Premi legati ai risultati delle singole partite restanti della fase a gironi (Malmoe-Juventus, Juventus-Atletico Madrid): 0,5 milioni per ogni pareggio, 1 milione per ogni vittoria. Massimo totale: 2 milioni.

- Bonus per la qualificazione alla fase a gironi di Champions League: 3,5 milioni.

- Aumento del Premio relativo al Market Pool rispetto all’ipotesi peggiore calcolata stimando i soldi distribuiti dall’UEFA sulla base di quanto accaduto l’anno scorso: 2,6 milioni.

- Incasso stimato per la partita casalinga degli ottavi di finale: 2,2 milioni (previsione basata sull’incasso dell’unico ottavo di finale di Champions League disputato allo Juventus Stadium).

Vincendo entrambe le partite, quindi, la Juventus arrivando agli ottavi si garantirebbe un introito extra di 10,3 milioni. Questi ricavi potrebbero ulteriormente aumentare di 7,6 milioni in caso di eliminazione della Roma, portando a un miglioramento totale di 17,9 milioni. Buono ma non sufficiente a coprire il buco entro gennaio con i soli risultati sportivi, obiettivo invece raggiungibile se la squadra dovesse qualificarsi per i quarti di finale della massima competizione europea.

Se la Juventus dovesse retrocedere in Europa League dovrebbe invece sperare di fare un cammino almeno simile a quello dell’anno scorso quando, arrivando fino alla semifinale, è riuscita a recuperare 12,3 milioni fra Premi Uefa, Market Pool e incassi delle partite casalinghe. Inoltre, per recuperare qualche altro soldo dalla Champions League, non resterebbe che gufare la Roma. In caso di eliminazione alla fase a gironi dei bianconeri, nelle casse della Juventus entrerebbero (rispetto all’ipotesi peggiore di Roma finalista) 7,7 milioni in caso di eliminazione dei giallorossi nei gruppi, 4,5 milioni se la Roma esce agli ottavi, 2,4 se esce ai quarti, 0,7 milioni se esce in semifinale.

Da quanto scritto è palese che le due partite con Malmoe e Atletico Madrid sono un crocevia molto importante per la stagione economica della Juventus. Quindi è necessario attendere questi due incontri per fare stime più precise che ci permettano di avere una prima idea di come si dovranno muovere i bianconeri nel mercato di gennaio. Per questo motivo ho previsto un nuovo aggiornamento dei dati di bilancio nella settimana prima di Natale, come preludio della sessione invernale del calciomercato che – come fatto per quella estiva – seguiremo su “Calcio e Altri Elementi” con particolare attenzione.

Oltre ai risultati sul campo, un altro modo per migliorare i conti è ovviamente il Calciomercato. Fino a ieri, avrei categoricamente escluso una possibile cessione di Vidal a gennaio anche a fronte di una clamorosa offerta del Manchester United. Dopo la pubblicazione della prima trimestrale, se la squadra fallisse l’obiettivo Champions League questa possibilità non sarebbe probabile, ma sicuramente nemmeno così inverosimile come l’avrei giudicata prima della pubblicazione della trimestrale. Di certo, però, prima di cedere il cileno a metà campionato si valuterebbero tutte le possibili opzioni alternative, che possono passare anche dalla ripetizione di operazioni già viste qualche mese fa: un’ulteriore iniezione di denaro da parte del main sponsor (di modesta entità per evitare ammonizioni dell’UEFA) o la ragionevole certezza di poter portare a casa una buona plusvalenza dalla cessione di Gabbiadini, ricordandosi però che la cifra che un’eventuale squadra dovesse pagare per il suo cartellino dovrebbe essere divisa a metà con la Sampdoria e che la Juventus ha iscritto a bilancio il giocatore per 4,7 milioni di euro. Il che vuol dire che, per esempio, a fronte di una cessione per 20 milioni, la Juventus ne incasserebbe 10 dei quali solo 5,3 (il risultato di 10 meno 4,7) potrebbero essere iscritti a bilancio come plusvalenza. C’è poi la possibilità di risparmiare parte dello stipendio di Motta, ormai fuori rosa e in cerca di sistemazione, o di incassare qualche soldo da movimenti di mercato relativi a giovani della primavera. L’anno scorso i bianconeri hanno migliorato i loro conti di diversi milioni in questo modo nel corso del mercato di gennaio, ma non sono in grado di fare previsioni su quali e quanti ragazzi possano essere inseriti in soddisfacenti trattative di mercato in questa stagione.

Per rimanere invece sulle voci di questi giorni, si parla molto della possibile cessione di Giovinco a gennaio. E’ evidente che se il giocatore non volesse rinnovare il suo contratto, in scadenza a giugno 2015, per la Juventus la finestra invernale è l’ultima possibilità di non farlo partire a parametro zero (l’eventuale plusvalenza sarà data dal costo di cessione ridotto degli 1,8 milioni di ammortamento residuo). Una finestra da provare a sfruttare, a maggior ragione se c’è anche un’importante necessità di aggiustare il bilancio. E’ però anche da tenere in considerazione che Giovinco è uno dei quattro giocatori iscritti alle competizioni europee in quota “vivaio del club” (con Marchisio, Marrone e Mattiello). Fermo restando che, in caso di necessità, se Giovinco venisse poi sostituito da un nuovo acquisto si potrebbe anche decidere di rinunciare a uno slot nella Lista dei giocatori iscrivibili (tenendo fuori uno fra Pepe, Padoin o Romulo), ricordo che due dei giocatori di cui si parla di più in questi giorni come possibili acquisti, Shaqiri e Sneijder, oltre a essere difficilmente avvicinabili dal punto di vista economico data la situazione, non potrebbero nemmeno giocare in Champions League. Shaqiri sarebbe invece utilizzabile in caso di eventuale Europa League, mentre per il secondo nella stessa situazione dipende da come il Galatasaray concluderà il suo girone di Champions: se i turchi retrocederanno in Europa League non potrebbe essere inserito in Lista, altrimenti sì. Io credo che in caso di partenza di Giovinco sia più probabile una soluzione low cost in prestito come consuetudine di questi ultimi anni. 

Tornando al bilancio, non va dimenticato che dalla stagione 2015/16 la Juventus potrà contare su una base di partenza dei ricavi di circa 40 milioni in più grazie ai rinnovi dei contratti con l’ex Fiat e dei diritti TV italiani e della Champions League (ovviamente questi ultimi solo in caso di qualificazione alla coppa), oltre che del nuovo remunerativo contratto con Adidas che andrà a sostituire lo sponsor tecnico Nike. Era quindi nei programmi una stagione 2014/15 in perdita, nelle ipotesi peggiori anche consistente, sapendo di avere maggiori margini di manovra in futuro. E’ pero necessario che questo peggioramento non vada oltre certi limiti, che sono quelli imposti dai regolamenti sul Fair Play Finanziario.

Detto questo, però, un monte ingaggi fra personale tesserato e altro personale che si avvicina pericolosamente alla soglia di 200 milioni di euro andrebbe probabilmente ottimizzato, per evitare di dover usare quegli ormai famosi 40 milioni l’anno solo per tappare i buchi e non anche per il rafforzamento della squadra…

Appuntamento a giovedì 18 dicembre, sempre su “Calcio e Altri Elementi”, per un ulteriore aggiornamento delle stime del bilancio Juventus 2014/15 in ottica mercato di riparazione.




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