lunedì 15 settembre 2014

COPPE EUROPEE: LE MIGLIORI PERFORMANCE NAZIONE PER NAZIONE

Dopo i turni preliminari, domani si inizia a fare sul serio con le coppe europee. Ma quali sono i migliori risultati raggiunti in Champions League ed Europa League dalle squadre di ogni nazione attualmente esistente? In queste righe la risposta…


 Prima di vedere e commentare le tabelle relative alle due competizioni, segnalo le ipotesi che sono alla base della loro costruzione:

- Si considera “miglior performance” di ogni nazione il miglior piazzamento raggiunto da una squadra di una città che attualmente fa parte di quella nazione, anche se conseguita sotto un’altra bandiera (esempio: i risultati ottenuti dalla Dinamo Minsk ai tempi dell’Unione Sovietica valgono come risultati di una rappresentante della Bielorussia).

- Poiché nei decenni si sono alternati diversi format di gara (solo turni a eliminazioni diretta, fasi a gironi a 8, 16, 24, 32 o 48 squadre), come regola per catalogare i piazzamenti si considera l’importanza dei turni in base all’effettivo numero di partecipanti a quel turno tenendo in debito conto anche i casi in cui ci siano squadre già automaticamente qualificate al turno successivo (esempio: i gironi di semifinale di Champions ai quali hanno partecipato otto squadre sono equiparati ai quarti di finale).

- Dove possibile il nome dei turni rispecchia quelli odierni, adattando quelli del passato a turni odierni equivalenti.

- A parità di piazzamento all’interno di una nazione, viene considerata “miglior performance” quella ottenuta per prima (esempio: due squadre della stessa nazione vincono una coppa, la miglior performance è della società che ha trionfato per prima).

- L’anno segnalato vicino al nome della squadra indica quello in cui si è conclusa l’edizione nella quale è stato ottenuto il risultato, indipendentemente dall’anno in cui si è realmente disputato il turno considerato (esempio: la miglior performance delle squadre di Gibilterra è stata realizzata quest’estate essendo il loro primo anno di partecipazione, l’anno indicato a fianco del miglior risultato ottenuto da una squadra di Gibilterra è il 2015 perché l’edizione 2014/15 delle coppe europee si chiuderà nel 2015 anche se le squadre hanno concluso il loro cammino nel 2014).

- Per differenziare i playoff di Champions League disputati quando la fase finale era a 24 squadre da quelli disputati con la fase finale a 32 ho chiamato i primi “Ventiquattresimi di finale”, un turno meno importante dei sedicesimi ma più importante dei trentaduesimi (equiparati all’attuale playoff che qualifica a una fase finale a 32 squadre). Per lo stesso motivo ho creato anche i “Quarantottesimi di finale”. Nel tabellone dell’Europa League la “fase a gironi” è evidentemente equiparata ai ventiquattresimi di finale, vedendo impegnate 48 squadre.

- A causa del minor numero di partecipanti e quindi del numero inferiore di turni da superare, in passato alcune squadre hanno potuto raggiungere più facilmente turni “avanzati” (rispetto ai preliminari odierni) nonostante fossero state eliminate immediatamente. Per compensare un po’ questa situazione, nei casi (indicati con un asterisco) in cui la “miglior performance” di una nazione è stata realizzata da una squadra che in realtà non ha superato nemmeno un turno ho deciso di segnalare in corsivo anche una “miglior performance alternativa” indicante il miglior risultato ottenuto per quella nazione da una squadra che ha superato sul campo almeno un turno di gioco.

- A parità di turno raggiunto, viene inserita per prima la nazione che ha ottenuto il risultato per prima.

Fatte tutte queste premesse, partiamo con il tabellone di Champions League.



Sono 10 le nazioni che hanno conquistato almeno una volta la Coppa Campioni/Champions League e per le quali questo tabellone non potrà più cambiare: i club di queste nazioni possono solamente eguagliare risultati già ottenuti da altri ma non possono sperare di essere inseriti in graduatoria per la discriminante che privilegia la squadra che ottiene questo risultato per prima. Di queste dieci nazioni tre non sono rappresentate nella fase a gironi 2014/15: Serbia, Romania e Scozia.

Olympiakos (Grecia), Anderlecht (Belgio) e Malmoe (Svezia) possono entrare in classifica solo se riusciranno a vincere la Champions League. Impresa piuttosto complicata…

Basilea (Svizzera), Ludogorets (Bulgaria), Galatasaray (Turchia), Zenit San Pietroburgo (Russia), CSKA Mosca (Russia) e Shakhtar Donetsk (Ucraina) migliorerebbero la performance più importante del proprio paese arrivando fino alla finale.


Bate Borisov (Bielorussia) e APOEL Nicosia (Cipro) dovrebbero invece piazzarsi fra le prime quattro per entrare in classifica.

L’unica che potrebbe entrare in questa particolare tabella “semplicemente” superando la fase a gironi è il Maribor (Slovenia). Ma l’impresa in un girone con Chelsea, Schalke 04 e Sporting Lisbona pare ai limiti dell’impossibile…

Fra la squadre che hanno raggiunto il miglior piazzamento per il proprio paese giocando sotto un’altra bandiera, spiccano la vittoria dei serbi della Stella Rossa Belgrado (per la Jugoslavia), la semifinale degli slovacchi dello Spartak Trnava (per la Cecoslovacchia) e dei russi dello Spartak Mosca (Unione Sovietica), i quarti di finale degli armeni dell’Ararat Yerevan (per l’Unione Sovietica), dei croati dell’Hajduk Spalato (per la Jugoslavia), dei bielorussi della Dinamo Minsk (per l’Unione Sovietica) e dei cechi dello Sparta Praga (arrivati al girone semifinale del 1992 per la Cecoslovacchia).

Due le nazioni che non hanno mai superato un turno in Champions League (oltre al Liechtenstein che non ha mai partecipato): San Marino e Gibilterra. Mentre i primi ci sono andati davvero vicinissimi nel 2009/10 (Tre Fiori eliminato ai rigori dagli andorrani del Sant Julia), i secondi hanno partecipato per la prima volta quest’anno con il Lincoln Red Limps subendo un totale di 3-6 contro i faroeriani dell’HB Torshavn.

Passiamo ora al tabellone di Europa League:


Dieci delle undici nazioni che hanno conquistato almeno una edizione della Coppa Uefa/Europa League si sono qualificate alla fase a gironi 2014/15. Manca solo la Svezia, vincente con l’IFK Goteborg nel 1982.

Tante le nazioni che sulla carta hanno ancora la teorica possibilità di migliorare quest’anno. La più vicina a questo risultato (nel senso che dovrebbe passare solamente la fase a gironi, impresa comunque difficilissima) è il Qarabag (Azerbaigian). Almeno agli ottavi di finale per riuscirci dovrebbero invece arrivare l’Apollon Limassol (Cipro) e lo Slovan Bratislava (Slovacchia).

In rapida carrellata gli obiettivi delle nazioni ancora in corsa: quarti di finale per la Finlandia, semifinale per Polonia e Bielorussia, finale per Grecia, Svizzera, Repubblica Ceca, Romania, Croazia e Danimarca, vittoria per Francia, Serbia, Scozia e Austria.

Le più importanti performance raggiunte giocando sotto un’alta bandiera sono la finale dei serbi della Stella Rossa Belgrado (per la Jugoslavia), la semifinale dei cechi del Bohemians Praga (per la Cecoslovacchia), dei croati dell’Hajduk Spalato e dei bosniaci dello Zaljeznicar Sarajevo (entrambe per la Jugoslavia), i quarti dei bielorussi della Dinamo Minsk e gli ottavi degli armeni dell’Ararat Yerevan e dei georgiani della Dinamo Tbilisi (tutte e tre per l’Unione Sovietica).

Tre le nazioni che non hanno mai superato un turno: alle “solite” San Marino e Gibilterra si aggiunge Andorra. Quelli a essersi avvicinati di più alla qualificazione in termini di punteggio sono stati i sammarinesi della Libertas (totale di 1-3 contro i bosniaci dell’FK Sarajevo nel 2013/14). Per Andorra chi è andata più vicina è stata l’UE Santa Coloma (totale di 1-4 contro i bosniaci dello Zrinjski Mostar nel 2013/14), mentre per Gibilterra l’esordio di quest’anno del College Europa contro i lichtensteiniani dell’FC Vaduz si è concluso con un totale di 0-4.

Infine è interessante notare come siano numerose le nazioni ad aver ottenuto una “migliore performance” in Champions League che in Europa League, a volte favoriti dal minor numero di turni da superare, altre da veri e proprio exploit delle proprie squadre nella coppa principale. Fra queste segnaliamo Scozia, Romania, Francia e Serbia che hanno vinto la Champions League ma mai l’Europa League, con i rumeni a non aver mai raggiunto nemmeno la finale di questa competizione, la Grecia finalista di CL e semifinalista di EL, Bulgaria, Slovacchia e Polonia semifinaliste di CL (con la Slovacchia che ha sfruttato al meglio l’appartenenza dello Spartak Trnava al calcio cecoslovacco ma che in EL non ha mai superato i sedicesimi di finale con nessuna sua rappresentante) e il quintetto formato da Irlanda del Nord, Armenia, Finlandia, Norvegia e Cipro capace di arrivare ai quarti di Champions League ma non in grado di ripetere questo risultato in Europa League. 

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